Il Catalan Style

Cari amici ballerni e amanti della musica country. Il ballo country ha conosciuto un’evoluzione particolare in questi ultimi anni. Da qualche tempo sorgono spontanee diverse domande: “Cos’è lo stile catalano?”, “Come possiamo definirlo?”, “Qual’è la differenza tra il country tradizionale ed il country catalano?”. Per poter rispondere a questi interrogativi, bisogna tornare nel passato. Grazie all’esperienza di ballerini francesi affermati e alle testimonianze di catalani ed italiani, proveremo a definire gli elementi fondamentali del “Catalan Country Style”.

Introduzione

Dal 2007 hanno cominciato ad apparire diversi nuovi video. Coreografie come “Magazine”, “Don’t smoke”, “A country boy” e molti altri che hanno attirato la curiosità dei ballerini francesi di linedance. Questi video hanno largamente contribuito ad affermare il nome del gruppo catalano “Out of control” e del coreografo David Villellas. Gli amanti del genere si sono affrettati ad imparare questo balli di uno stile completamente nuovo. Dal 2008, alcune di queste coreografie furono presentate al di fuori delle singole regioni (Magazine, 24 by 24, Hallelujah, Eight ball, Catalan up,…). Queste novità D’ALLURE ANECDOTIQUE se sono via via moltiplicate fino ad prendere ad oggi il nome di fenomeno catalano. Questo fenomeno è stato molto criticato fin dalla sua nascita. Tutte le nuove coreografie erano all’inizio basate sul modello classico delle “coreografie tradizionali”: avevano tutte una scheda del ballo (script) tradotto in più lingue, lo schema rimaneva lo stesso (32 tempi, 4 muri, Frasato, tag,…), i passi erano tutti codificati sul modello convenzionale (coaster step, jazz box, vine, kick,…), la musica era incontestabilmente “musica country”… Ma allora perché diffondere questi balli se rientravano di fatto nei canoni abituali della “Country Line Dance”? Le numerose argomentazioni riguardano il modo di ballare, la qualtà dei passi, la difficoltà del ballo (troppo difficile per essere insegnato ai corsi), i problemi di salute che questo tipo do ballo può causare (problemi alla schiena e alle ginocchia), l’estetica in generale…

Malgrado tutte queste critiche, coloro che praticavano questo tipo di ballo si ritrovavano lontano dalle piste da ballo, evitando le malelingue che li definivano anticonformisti, dirompenti e pretenziosi… Nel 2008 nessuno parlava di catalan style. Le coreografie di David Villellas erano chiamate “catalane” solo perché erano state scritte da un catalano esattamente come le coreografie di Séverine Fillon avrebbero potuto essere definite “francesi”. Le coreografie ballate sulla musica country erano tutte considerate “country” senza distinzioni.

Nel 2008, si sono osservate delle tendenze piu line o più country a seconda delle scuole di ballo. Questa tendenza si è considerabilmente amplificata nel giro di qualche anno. Numerose scuole cercavano di organizzare serate “100% country” con lo scopo di darsi un’immagine più pura e quindi attirare più gente. Ma nessuno è stupido! Potevamo sentire in queste serate musica irlandese, rock’n’roll, disco music…. Le giustificazioni erano sempre le stesse: “ah, ma noi lo facciamo per tutti!”. Questa volonta di piacere a tutti è aumentata col tempo e la quantità di pubblico. Questo ha constretto progressivamente i ballerini di line ad imporsi nelle serate integrando alle playlist musiche pop, latine….. Nel giro di qualche anno Alan Jackson ha lasciato il posto a Céline Dion o M. Pokora.

Nel 2010, Jean-Luke Valette, Magali Lubrun, Sandrine Tassinari e Julien Balme hanno creato il gruppo “The southern gang”. E’ grazie a questo gruppo che si son potuti presentare al primo concorso del Kansas ed arrivare terzi. Questa esperienza ha spinto Julien ad andare a vivere un anno a Barcellona per conoscere questi ballerini ed interrogarli sulla storia dela ballo country in Catalogna. Da settembre 2010 a giugno 2011è stato allievo di David Villellas, Neus Lloveras, Gerard Luiz, ha stretto amicizia con i membri del gruppo Just Us così come con i Mix de Lux, le Shadow, i Frenesy e tanti altri. Questo viaggio ha permesso di scoprire la singolarità del loro “stile”, di incontrare dei ballerini per passione, di ascoltare la loro storia e quindi di tracciare la storia del fenomeno catalano.

Nel 2011 il gruppo “The Southern Gang”(aumentato nel frattempo a 6 persone con l’arrivo di Manu Sanchez e Michel Lebrun) ha fondato la propria associazione, permettendo quindi di promuovere lo “stile catalano”ad un più grande numero di persone. La crescente notorietà ha permesso loro di viaggiare in tutta la Francia (Corsica compresa), in Italia, Svizzera e Spagna, di creare eventi come il “primo concorso francese di ballo country in stile catalano”. Numerosi ballerini e scuole di ballo ci hanno sostenuto (grazie a loro!) e il movimento continuò a diffondersi. Oggi esiste un “movimento catalano” anche a Parigi ma serate, stages e festival country in “stile catalano” si diffondono ovunque in Europa.

Il fenomeno catalano in Europa

Il termine “ballo country” è utilizzato in diversi paesi. Nonostante ciò però esistono delle differenze sostanziali a seconda del luogo in cui ci troviamo.

Esempio: i brasiliani hanno adottato uno stile “aerobico”, ben diverso da quello che possiamo osservare in Francia o in Italia.

Spagna

Una quindicina d’anni fà, un gruppo messicano chiamato Coyote Dax si trasferì nella regione di Barcellona. Questo gruppo di musica country ha raggruppato diversi appassionati. A quel punto si è creata una comunità. Sono nati alcuni honky tonk bar (il Nashville a Terrassa, il Wild Bunch a Villassar, il Luckenback a Sabadell) ma anche il famoso festival Mr Banjo che oggi non esiste più. Molto rapidamente sono nati due gruppi. Da una parte gli amanti della linedance (vedi la scuola di Rafel Corbi per esempio), dall’altra coloro che seguivano i passi di David Villellas. Questi due gruppi pretendono entrambi di fare ballo country ma la differenza musicale e di stile nel ballo è netta e questi due gruppi non si frequentano. Gli allievi di David Villellas rappresentano a tutt’oggi la colonna portante. Questi ballerini si ritrovano da diversi anni anche più volte la settimana. Non esiste a Barcellona alcuna asociazione che assomigli a quelle francesi. Esiste qualche scuola di danza privata (come il Bilongu dove insegna David Villellas) ma comunque la maggior parte dei ballerini si ritrovano nei vari locali della regione di Barcellona. Questi honky tonk bar propongono dei corsi di ballo durante la settimana aperti a tutti, come accade in America (constatazione fatta da Manu, membro della Southern Gang che ha vissuto in Texas). Le persone sono libere di venire ai corsi ed andarsene quando vogliono. I ballerini sono inoltre liberi di scegliere i balli ed il livello che preferiscono e possono eventualmente dare dei suggerimenti agli insegnanti. Il palco è aperto a tutti. Nonostante ci siano alcuni insegnanti abituali, chiunque può prendere il microfono ed insegnare una coreografia (Julien stesso ha insegnato due coreografie al Nashville, al Kansas e al Barn). E’ questa libertà che attira che attira gli appassionati, anche nel lungo tempo.. La chiusura di qualche bar non è riuscita a scoraggiare il popolo dei ballerini. Sottolineiamo che quando chiude un locale, un altro ne apre (esempio: l’apertura del “Legend” dopo la chiusura del Nashville nel giugno 2011).

Francia

Nel sud della Francia, alcuni piccoli gruppi si sono presto interessati alle coreografie catalane, all’epoca molto criticate. Ricordiamo la coppia Alaine & Karine, i primi francesi ad aver scoperto questo stile, il club degli Hooked Dancers e il loro prof Jean-Luke Vallette che ha scoperto i concorsi catalani, Valérie Bourgeois che diventerà giudice di questi ultimi, il club dei Sunny River o il club Fun de dance. Paradossalmente è proprio in Francia che è nato il termine “stile catalano”. Questo termine è è comparso per la prima volta nel febbraio 2010 nel corso di una festa organizzata dal club Sunny River a Cavaillon. E’ in quell’occasione che i fututi membri della Southern Gang si sono ritrovati e hanno sorpreso tutti ballando la colebre coreografia “Fifty Five”. Questa coreografia, scritta dall’inglese Chari Rey e riadattata da Jean-Luke è stata qualificata come “ballo in stile catalano” sebbene l’origine del ballo non sia catalana. Si parlava infatti dello stile e non del fatto che la coreografia fosse scritta da un abitante della catalogna. Il logo “catalan country style”

Creato in seguito dalla Southern Gang ha rafforzato l’identità di questo stile. Sandrine e Magali si sono lanciate nella scrittura di nuove coreografie ispirandosi al lavoro dei catalani. Questi sforzi hanno permesso di portare a casa numerose vittorie ai concorsi in Catalogna (“Give me five”, “Cross my mind”, “Barn on the rock”) e questo successo ha contribuito ad affermare la notorietà del gruppo. Fin dall’inizio i membri della Southerg Gang si sono dati come obbiettivo la diffusione dello “stile catalano” ad un più gran numero di persone creando delle coreografie più accessibili in risposta alla richiesta dei francesi (“Eight ball”, “Catalan up”, “Open heart cowboy”,…), dando vita a stage aperti a tutti, creando una banca dati di queste coreografie all’interno del loro sito internet e integrando nel loro repertorio numerose coreografie in stile catalano. Il secondo scopo del gruppo infine era di rompere i pregiudizi e dimostrare tutte le argomentazioni ingiustificate degli anti-catalani.
Allo stesso tempo, un movimento pro catalano è nato nei quattro cantoni della Francia. Nel 2010 si poteva rspirare l’esasperazione generale dei ballerini (qualsiasi fosse il loro livello) circa il prendere piede della “line dance”. Alcuni ballerini venivano dall’aperta campagna o dalle grandi città sostenendo iniziative quali la creazione di un movimento nazionale catalano e sostenendo le coreografie di Sandrine e Magali. Dei gruppi numerosi di amanti della musica country hanno accolto con entusiasmo il lavoro della Southern Gang per lo sviluppo del “Catalan Country Style”.

Italia

Le coreografie scritte dai catalani erano al tempo molto mal viste dalla totalità dei ballerini italiani. Rari sono stati coloro che hanno espresso la loro preferenza per queste. Tra questi nominiamo gli “Hurricane”, il famoso Dj Eros ed un certo Adriano Castagnoli del gruppo “Wild Country Roma”. E’ nell’estate del 2009 che i catalani di Barcellona vengono a fargli visita al festival di Voghera. In quell’occasione presentano tutti insieme una coreografia “Hallelujah”. Questa coreografia avrebbe avuto l’effetto di una bomba in tutta Europa, al punto di destabilizzare numerosi insegnanti anti-catalani convinti. Nonché scritta da un italiano, sarà classificata dal coreografo come “ballo stile catalano”.

Nel 2011, 54 ballerini francesi, italiani e catalani si danno appuntamento al festival di Voghera. Quest’onda di “ballerini catalani” ha sorpreso il pubblico, ma gli italiani invidiosi del successo di Adriano hanno continuato ad emettere critiche tanto quanto i francesi, la maggior parte delle quali ingiustificate. E’ il festival di Voghera 2012 che lascierà il segno nella storia del ballo country. Grazie ad un’organizzazione internazionale eccezionale, Francia, Italia, Catalogna e Svizzera hanno messo insieme 190 ballerini sulla pista del concorso. Una marea di cappelli bianchi internazionali hanno invaso letteralmente la pista